Natura morta in rosso grigio bianco e nero

GS, Still life with red gray white and black, 2012, acryl on carton, 120x80 cm

GS, Still life with red gray white and black, 2012, acryl on carton, 120×80 cm

Natura morta: metafora di una società in disfacimento.

Rappresentare l’oggetto creato dalla tecnica umana, come segno dell’esistenza e contemporaneamente dell’assenza dell’essere umano, il quale svanisce, perchè si oggettifica, reifica, si annulla tutto proiettato verso la merce e la sua produzione di massa. Chi è l’uomo occidentale, dell’inizio 2000? o gli si confa di più la domanda che cosa è l’uomo del 2000? Oggetto smarrito su un tavolo da pranzo, segno di un pasto consumato, finito. Tutti i conviviali si sono alzati e sono andati via, al massimo rimangono le loro ombre. E gli oggetti subiscono allora una scomposizione cromatica, affondando nell’ambiguità, si indifferenziano, ci sono e non ci sono, lo sguardo dello spettatore ha il compito di ricomporre l’immagine dell’oggetto, per accedere ad una intuizione di questo, per possedere di nuovo la sua forma il suo sguardo viene obbligato a fare un lavoro, attraverso questo lavoro ci si augura che esso inizi una strada di ricomposizione più generale, dalla frammentarietà attraverso l’esperienza della coscienza e della memoria, per arrivare all’ente, ciò che è, all’aleteia come verità che si dis-vela.